giovedì 9 maggio 2024

Pier delle Vigne raccontato ai ragazzi.

 


«Io son colui che tenni ambo le chiavi del cor di Federigo, e che le volsi, serrando e disserrando, sì soavi, che dal secreto suo quasi ogn'uom tolsi; fede portai al glorïoso offizio, tanto ch'i' ne perde' li sonni e ' polsi.»

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto XIII)




Ciao ragazzi, mi chiamo Pier delle Vigne e sono nato a Capua, nel 1130.

Sono stato un politico, funzionario e letterato italiano del Regno di Sicilia, ritenuto tra i più grandi maestri dell'ars dictandi cioè l’arte di saper scrivere epistole (lettere dirette ad una persona o ad un gruppo di persone).


Ho iniziato la mia carriera nel 1220 come notaio al servizio dell'imperatore Federico II di Svevia, facevo parte di quell'insieme di notai, letterati e calligrafi che scrivevano documenti, ma soprattutto lettere e circolari dell'imperatore. Sono stato impegnato anche attivamente nella vita culturale del gruppo di intellettuali fedeli a Federico. Ho avuto contatti con il medico e filosofo Teodoro d'Antiochia e con altri scienziati, e nelle mie lettere si ritrovano osservazioni di contenuto filosofico e teologico. Mi sono speso molto anche per lo sviluppo e poi per la protezione dell'Università di Napoli, e nel 1224 ho realizzato la lettera circolare che confermava la fondazione dell'istituzione.

giovedì 22 febbraio 2024

Giuseppe Martucci - Il Genio e la Musica il nuovo libro di Pasquale Borrelli

 


Quando pensiamo agli eroi, ci vengono in mente creature straordinarie con poteri magici e un mantello svolazzante sulle spalle. 

Ma esistono anche eroi in carne e ossa, umani come te e me, che a volte sbagliano e altre volte fanno qualcosa di davvero grande e speciale! 

Giuseppe Martucci  fu uno di loro. Il suo più grande potere è stato la musica, che gli ha permesso di creare melodie meravigliose. E’ vissuto in un’epoca dove esistevano già grandissimi musicisti come Giuseppe Verdi. Ma lui non scrisse mai un’opera. Si concentrò su se stesso, su una musica pianistica e più personale. Giuseppe Martucci fu un musicista e direttore d’orchestra “sui generis”. Ebbe il merito di diffondere la musica straniera in Italia. Ebbe come amici Toscanini e Listz.

martedì 6 febbraio 2024

Knockout - Storia di Odio e di Amore il nuovo romanzo di Pasquale Borrelli

 


Difficile essere un ragazzino alla fine degli anni novanta in un piccolo paesino della provincia di Caserta. Una provincia grigia dove Fabio e il suo gruppo di amici provano a capirci qualcosa. Si ritrovano a parlare di battaglie, si scontrano con la realtà, triste e bigotta di un paesino di 7000 anime. Poi la svolta con la morte di Sole e Baleno, i due anarchici suicidatisi in carcere a Torino, e l'occupazione del centro sociale, un luogo di aggregazione e di riscatto.

Un collettivo politico, quello di Fabio e compagni, pronto a sfidare gli attacchi di tutti.

Poi c'è l'amore passionale, quello per Monica, spesso l'ancora di salvezza di Fabio.

lunedì 15 febbraio 2021

Cosa va fatto, ora è subito, nella scuola e per la scuola

Pubblico un interessante intervento della rete saperi e cura su quali sono le priorità in questo momento


COSA VA FATTO, ORA E SUBITO, DOPO QUASI UN ANNO DI SCUOLA NELL'EMERGENZA? COME SALVAGUARDARE IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO? E SOPRATTUTTO: COSA E COME RECUPERARE, COME VALUTARE, IN QUEST'ANNO SCOLASTICO?


Un’intera generazione di bambin* e ragazz* attraversa un momento di difficoltà che non ha paragoni se non con gli ultimi anni della II guerra mondiale, una crisi sanitaria e sociale di livello mondiale, eppure dimostra un livello di responsabilità e compostezza inatteso. 

domenica 24 gennaio 2021

27 Dicembre - La giornata della Memoria nella scuola primaria.


 Parlare della Shoah è sempre molto difficile, soprattutto ai più piccoli, ma è necessario, per evitare che gli stessi errori possano essere ripetuti.

Per i più grandi il problema non è insormontabile, basta parlarne non soffermandosi troppo solo sull'orrore di quegli anni. bisognerebbe affrontarlo con più delicatezza, magari attraverso un cartone, affrontando il tema dell' accettazione delle diversità, fisiche, di colore, di opinione, di nazionalità. ed il campo diventa davvero ampio. 

venerdì 15 gennaio 2021

DI LEGGENDE, FILASTROCCHE E ALTRE STORIE...


 Ebbene sì! Ho scritto un libro...più che altro ho “raccolto” un libro, perché questa è una raccolta di storie e leggende della provincia italiana, soprattutto quella del sud. E poi si, ci sono alcuni miei racconti e filastrocche.

Leggende e storie che  ci accompagnano attraverso regni di draghi, fate e piccoli folletti dispettosi.


Ma andiamo per gradi. Per prima cosa è un libro per bambini, non solo nel senso anagrafico del termine. È per chi si sente bambino, per chi non ha perso quello spirito goliardico, di gioco, di sorpresa. Scoprire il mondo affondando le mani nella spensieratezza. Forse riesco ancora a farlo perché sono sempre a contatto con loro, insegnando in una scuola primaria. Il primo primo approccio dei bambini con la letteratura è costituito dall'ascolto delle ninnananne cantate dagli adulti.

Solitamente sono la forma più antica di letteratura infantile, costituite da rime semplici, musicali, ridondanti, adatte a placare il loro animo bizzoso, per calmarli o addormentarli. Molte volte queste filastrocche, fiabe o storie sono prive di senso compiuto (secondo noi adulti) e possono narrare eventi improbabili o cose non vere ma hanno il potere di essere ricordate anche dopo molti anni, costituendo uno dei primi ricordi. 


giovedì 14 gennaio 2021

Lettera aperta agli Studenti

Lettera aperta agli studenti di Francesca D'Alessio, insegnante di Storia dell'arte dell'Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini di Roma

 


Io vi chiedo scusa.

Io vi chiedo scusa, studentesse e studenti delle scuole superiori.

Io vi chiedo scusa perché in quanto insegnante avrei dovuto combattere per voi con coraggio, senza subire passivamente e aspettare che piovessero dall’alto indicazioni e protocolli evasi e poco dopo ritirati e modificati; io vi chiedo scusa perché non avremmo dovuto permettere la chiusura delle scuole e questo snervante balletto di annunci di riaperture e smentite successive. 

Io vi chiedo scusa perché abbiamo accettato i banchi monoposto, a rotelle, la distribuzione di mascherine chirurgiche, l’igienizzante in classe, i protocolli di sanificazione, abbiamo prese per buone promesse, proclami e seguenti annunci apocalittici ma NON ci siamo mobilitati perché le classi rimanevano da 30 studenti, perché le cattedre erano vuote e chi ha diritto al sostegno ha dovuto aspettare mesi, siamo rimasti immobili e ignavi e vi abbiamo richiuso nelle vostre camere.