domenica 24 gennaio 2021

27 Dicembre - La giornata della Memoria nella scuola primaria.


 Parlare della Shoah è sempre molto difficile, soprattutto ai più piccoli, ma è necessario, per evitare che gli stessi errori possano essere ripetuti.

Per i più grandi il problema non è insormontabile, basta parlarne non soffermandosi troppo solo sull'orrore di quegli anni. bisognerebbe affrontarlo con più delicatezza, magari attraverso un cartone, affrontando il tema dell' accettazione delle diversità, fisiche, di colore, di opinione, di nazionalità. ed il campo diventa davvero ampio. 

venerdì 15 gennaio 2021

DI LEGGENDE, FILASTROCCHE E ALTRE STORIE...


 Ebbene sì! Ho scritto un libro...più che altro ho “raccolto” un libro, perché questa è una raccolta di storie e leggende della provincia italiana, soprattutto quella del sud. E poi si, ci sono alcuni miei racconti e filastrocche.

Leggende e storie che  ci accompagnano attraverso regni di draghi, fate e piccoli folletti dispettosi.


Ma andiamo per gradi. Per prima cosa è un libro per bambini, non solo nel senso anagrafico del termine. È per chi si sente bambino, per chi non ha perso quello spirito goliardico, di gioco, di sorpresa. Scoprire il mondo affondando le mani nella spensieratezza. Forse riesco ancora a farlo perché sono sempre a contatto con loro, insegnando in una scuola primaria. Il primo primo approccio dei bambini con la letteratura è costituito dall'ascolto delle ninnananne cantate dagli adulti.

Solitamente sono la forma più antica di letteratura infantile, costituite da rime semplici, musicali, ridondanti, adatte a placare il loro animo bizzoso, per calmarli o addormentarli. Molte volte queste filastrocche, fiabe o storie sono prive di senso compiuto (secondo noi adulti) e possono narrare eventi improbabili o cose non vere ma hanno il potere di essere ricordate anche dopo molti anni, costituendo uno dei primi ricordi. 


giovedì 14 gennaio 2021

Lettera aperta agli Studenti

Lettera aperta agli studenti di Francesca D'Alessio, insegnante di Storia dell'arte dell'Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini di Roma

 


Io vi chiedo scusa.

Io vi chiedo scusa, studentesse e studenti delle scuole superiori.

Io vi chiedo scusa perché in quanto insegnante avrei dovuto combattere per voi con coraggio, senza subire passivamente e aspettare che piovessero dall’alto indicazioni e protocolli evasi e poco dopo ritirati e modificati; io vi chiedo scusa perché non avremmo dovuto permettere la chiusura delle scuole e questo snervante balletto di annunci di riaperture e smentite successive. 

Io vi chiedo scusa perché abbiamo accettato i banchi monoposto, a rotelle, la distribuzione di mascherine chirurgiche, l’igienizzante in classe, i protocolli di sanificazione, abbiamo prese per buone promesse, proclami e seguenti annunci apocalittici ma NON ci siamo mobilitati perché le classi rimanevano da 30 studenti, perché le cattedre erano vuote e chi ha diritto al sostegno ha dovuto aspettare mesi, siamo rimasti immobili e ignavi e vi abbiamo richiuso nelle vostre camere.