lunedì 15 giugno 2020

Salviamo la Repubblica dell’Arte di Frigolandia dall’assurda minaccia di sgombero

Con un’ordinanza di sgombero emanata l’11 marzo 2020 in piena emergenza Coronavirus, sulla cui dubbia legittimità dovrebbe pronunciarsi il TAR o la Presidenza della Repubblica, la Giunta del Consiglio Comunale di Giano dell’Umbria sta cercando di cancellare la straordinaria esperienza della immaginaria Repubblica dell’Arte di Frigolandia.

Sede delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male, Laboratorio di Grafica e Museo dell’Arte Maivista (MAM) dedicato al fumetto e all’illustrazione, che conserva migliaia di opere dei maggiori autori italiani, come PazienzaTamburiniScozzariSparagnaVincinoLiberatoreIgortEchaurren e tanti altri, Frigolandia è stata visitata negli anni da migliaia di famiglie, giovani, studiosi e ricercatori di ogni parte d’Italia e del mondo, moltiplicando così anche l’afflusso turistico sul territorio umbro.
La minaccia di sgombero è tanto più assurda in quanto Frigolandia non ha mai ricevuto contributi pubblicipaga regolarmente il canone previsto dal contratto di concessione firmato nel 2005, ed è in piena attività con la pubblicazione di riviste e libri, la realizzazione di seminari di studio, l’organizzazione di mostre di successo ed eventi culturali in molte città italiane.
La scomparsa di Frigolandia distruggerebbe una delle più originali esperienze artistiche e giornalistiche europee che ha le sue radici nella rivista Frigidaire fondata nel 1980 e prima ancora nella satira del Il Male.
Significherebbe la chiusura delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male e del Museo dell’Arte Maivista, la dispersione della biblioteca e del prezioso archivio storico, oggetto di molte tesi di laurea italiane e di studi specialistici anche nella prestigiosa Università di Yale nel Connecticut.
Sarebbe un danno irreparabile e un vero crimine culturale.
Ci appelliamo alle autorità nazionali perché fermino la persecuzione in atto, in modo che Frigolandia possa continuare a vivere ed operare liberamente.
Se ami l’Arte, la Cultura, il Libero Pensiero firma e fai firmare l’appello!

Nessun commento:

Posta un commento