venerdì 9 marzo 2012

Immissioni in ruolo: da 20.000 a 10.000 ops no, 1000

Sembra essere questo il devastante risultato di quanto accaduto in questi giorni durante l'esame del decreto legge semplificazioni nella Commissioni Attività Produttive e Affari Costituzionali della Camera.
Come dare attuazione al Decreto del 04 agosto che prevede per l'a.s. 2012/13 l'assunzione di 22.000 docenti e 7.000 Ata, previa copertura finanziaria?
Il PD aveva fatto approvare il 6 marzo un emendamento che prevedeva 10.000 posti per attività di recupero, di integrazione e sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali, con particolare riguardo alla scuola primaria e alle medie. Il finanziamento dell'operazione doveva provenire da un aumento delle tasse sui giochi (Lotto ed Enalotto) per 250 milioni e da un aumento delle accise su birra, prodotti alcolici intermedi e alcol etilico (100 milioni).

Nella stessa serata del 06 marzo l'emendamento è stato bocciato.
Ieri 07 marzo raggiunto un nuovo accordo. Ad annunciarlo Roberto Occhiuto (UDC), relatore del dl in Commissione Bilancio, al termine della riunione con il Ministro Profumo, il vice ministro all'Economia Vittorio Grilli e il titolare della pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi.
Il comparto scuola verrà dunque finanziato con le entrate del Lotto e del Superenalotto. L'emendamento prevede che "l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato del ministero dell'Economia, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, verifica la possibilità di rinegoziare le convezioni in materia di giochi pubblici, utili al fine di assicurare maggiori entrate. A decorrere dal 2013, “le eventuali maggiori entrate derivanti dall'applicazione” delle disposizioni “accertate annualmente con decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze sono riassegnate allo Stato per essere destinate” al comparto scuola.
Per quanto riguarda gli organici il nuovo testo stabilisce che "Con decreto del ministeri dell'Istruzione, di concerto con il ministero dell'economia, con cadenza triennale, a decorrere dall'anno scolastico immediatamente successivo all'emanazione" della legge sulle semplificazioni "e' definita la consistenza numerica massima degli organici dell'autonomia e di rete, sulla base delle previsioni dell'andamento demografico della popolazione in eta' scolare". A decorrere dal medesimo anno "si continua a dare applicazione al comma 9 dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2006 n.112".
Sparito quindi il riferimento ai 10.000 docenti, ciò che potrebbe avvenire per gli organici viene spiegato da Repubblica.it
"Il nuovo testo concordato dai partiti e dal governo prevede invece il calcolo dell'organico, su base triennale, in relazione all'andamento della popolazione scolastica prevista. Se gli alunni aumenteranno, in sostanza, anche gli insegnanti potranno aumentare e si potrà dare vita a nuove assunzioni. Il fatto è che, per il prossimo anno, il ministero ha già conteggiato il numero di alunni previsti: 8.970 in più rispetto all'anno in corso, che potrebbero dare vita a circa 900 nuove assunzioni. Metà, cioè, rispetto ai tagli previsti per i prossimi due anni. Inoltre, essendo collegate all'aumento della popolazione scolastica, le assunzioni si concretizzerebbero solo nelle regioni del Nord (23mila alunni in più) e del Centro (5mila e 600 alunni in più). Al Sud continua a piovere sul bagnato: meno 20mila alunni, niente assunzioni."

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